Come annunciato, con la Legge di Bilancio 2019 sono state introdotte numerose novità riguardanti il mondo della pubblica istruzione. Gli interventi di modifica approvati si concentrano principalmente sul meccanismo delle assunzioni di docenti a tempo indeterminato e la redistribuzione delle risorse economiche disponibili, con lo scopo di rafforzare e rendere più efficiente il sistema educativo.
Particolare attenzione è rivolta inoltre al tema dell’inclusione scolastica, per il quale viene disposto negli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021 un aumento di 25 milioni di euro allo stanziamento destinato all’istruzione secondaria di secondo grado. Questi fondi verranno impiegati per finanziare iniziative di assistenza e supporto organizzativo nei confronti di alunni con disabilità o particolari situazioni di svantaggio.
Cosa tratteremo
Docenti di sostegno: tutte le novità sulle assunzioni
Per l’assunzione di personale docente a tempo indeterminato la legge di bilancio impone il ritorno al precedente sistema, cancellando a meno di un anno dalla sua introduzione il FIT (Formazione Iniziale e Tirocinio) della durata di 36 mesi. Viene, dunque, ripristinata (con il favore della maggioranza dei docenti) l’immissione diretta in ruolo subito dopo il superamento del concorso, con un periodo di prova di un anno e l’obbligo per i primi quattro di mantenere invariati cattedra e sede. Tale misura ha come obiettivo quello di garantire maggiore stabilità lavorativa ai neoassunti, eliminando un limbo di tre anni di ulteriore precariato per docenti in realtà già di ruolo.
Viene posto come requisito necessario per l’accesso ai percorsi di specializzazione nell’attività di docente di sostegno l’abilitazione specifica all’insegnamento, oppure una laurea corredata dal conseguimento di 24 CFU riguardanti metodologie didattiche e le cosiddette discipline “antropo-psico-pedagogiche”. Il percorso di specializzazione della durata di un anno che prevede l’acquisizione di ulteriori 60 Crediti Formativi Universitari è orientato alla formazione di una specifica figura di professionalità certificata e prevede al suo termine un ulteriore concorso abilitante all’esercizio dell’attività.
Decreto Inclusione, arriva una differita (quasi) senza modifiche
L’attuazione di molte delle disposizioni contenute nel tanto discusso e contestato decreto legislativo 66/2017 in materia di inclusione nell’ambito scolastico viene nuovamente posticipata all’inizio del mese di settembre 2019. Le esigenze dietro a questa scelta appaiono principalmente di carattere logistico-organizzativo, legate alle difficoltà che si incontrerebbero nel costituire i gruppi territoriali per l’inclusione (GIT) e far redigere i Profili di Funzionamento ad anno scolastico in corso.
Già dai primi di dicembre 2018 era apparsa chiara l’intenzione del MIUR di apportare modifiche significative al decreto, da riscrivere avvalendosi del supporto delle associazioni del mondo della disabilità. Queste ultime infatti contestavano in particolar modo la burocratizzazione delle decisioni in materia di assegnazione dei docenti di sostegno agli alunni e la privazione di alcuni diritti fondamentali garantiti dalla legge 104.
Si attendono a breve nuovi interventi in materia da parte del Ministero, che in legge di bilancio si è limitato a stanziare 5 milioni di euro per accompagnare l’attuazione delle novità previste dal decreto, senza però intervenire sul testo.