A seguito dei recenti contrasti commerciali tra gli Stati Uniti d’America e la Repubblica Popolare Cinese, stanno circolando sempre maggiori indiscrezioni sulla presunta realizzazione di un sistema operativo che il marchio Huawei sta realizzando, per poter produrre direttamente sia l’hardware che il software dei propri smartphone.
Cosa tratteremo
Il piano B di Huawei
In realtà, questa mossa del colosso cinese non è da attribuirsi alle ultime tensioni internazionali con Washington: già da qualche anno infatti, questo cosiddetto “piano B” era tra gli obiettivi futuri di Huawei, che aveva intuito e compreso perfettamente le necessità di poter contare su un piano di riserva.
Ora, la necessità di poter contare su un sistema operativo nativo, valido e affidabile, è semplicemente divenuta concreta, con relativi tempi di realizzazione e “beta testing”, che potrebbero divenire drasticamente corti.
La mossa del presidente Trump (è lui che ha voluto e reso esecutivo il cosiddetto “decreto anti-Huawei”), quindi, potrebbe celare motivazioni politiche oltre che economiche e commerciali, generando nel concreto la possibile trasformazione di Huawei nella nuova Apple del mercato cinese, con hardware e software che vengono ideati, prodotti e realizzati completamente in proprio.
Le prime indiscrezioni erano trapelate nel 2012, quando alcuni dirigenti del marchio cinese avevano chiaramente fatto intendere di avere un piano di riserva qualora la collaborazione con Google potesse un giorno terminare.
Il nuovo corso orientale
Ad oggi, pare che il nuovo sistema operativo potrebbe chiamarsi “Kirins OS”, con chiaro riferimento ai processori utilizzati dall’azienda orientale, o “HongMeng”, vedendo il suo debutto già nella prossima estate.
Certo è che questo è davvero un momento di grandi sfide: non stiamo parlando solo di Google e degli Stati Uniti, ma anche di Samsung, che con il suo smartphone all-screen, può sicuramente far parte della partita.
Huawei insomma sta affilando le armi per combattere e dare il via ad un nuovo corso, una nuova era del settore degli smartphone che potrebbe rivelare grandi sorprese.
Avendo già dalla sua una buona fetta di mercato, vantando prezzi concorrenziali e specifiche innovative, dispone infatti di un’ottima base di partenza.
Il Mate 30, con data di presentazione prevista per il 22 settembre 2019, potrebbe già uscire con il nuovo sistema operativo “on board”, segnando quindi la svolta e costituendo il pioniere di questo definitivo cambio di rotta.
Chissà, in un futuro non troppo lontano, l’azienda cinese potrebbe avere le carte in regola per uno scontro tra titani, divenendo un serio e agguerrito concorrente anche per il colosso statunitense di Cupertino.