Al giro di boa del nuovo anno gli stilisti più seguiti e acclamati del mondo suggeriscono le tendenze per l’abbigliamento uomo primavera/estate 2020.
Le riviste di moda più lette raccontano come si vestirà l’uomo durante la stagione più calda. Vediamo, dunque, quali sono le più importanti novità della moda maschile S/S 2020.
Cosa tratteremo
Il ritorno della cravatta e del gessato
Nel 1994 Gianni Versace promuoveva per la prima volta l’idea di un uomo senza cravatta; poco meno di 30 anni dopo Donatella Versace ripropone la cravatta firmata, in abbinamento a una giacca in PVC. A proposito leggi Come fare il nodo alla cravatta.
Fendi, invece, lancia l’idea di una jumpsuit di cotone, che accoglie le istanze di un mondo finalmente improntato a uno stile di vita eco sostenibile. Sfruttando i disegni di fiori e foglie del regista Luca Guadagnino, Silvia Venturini – Fendi ha immaginato un abbigliamento che sposa la nuova sensibilità ecologica, che vede in Greta Thunberg il suo simbolo più riconoscibile, soprattutto tra i giovani. Tra le varie proposte spicca la tuta da giardiniere urbano, che mette in campo una praticità moderna e green senza diventare un vero e proprio abbigliamento da lavoro.
Tra le voci più originali e trasgressive rispetto ai dettami classici c’è quella di Miuccia Prada, che avanza l’ipotesi di una giacca doppiopetto da indossare su una camicia più lunga, per stravolgere la figura classica con una rivoluzionaria scomposizione di proporzioni e lunghezze.
Da parte di Etro, invece, si suggerisce una mantella di lana che gioca con un etnico di ultima generazione: è lavorata in jacquard e si indossa sulla camicia.
Il gessato pinstripe è il grande protagonista delle passerelle di Londra, Parigi e Milano; viene proposto per la stagione primaverile ed estiva in alternativa alle righe e si indossa abbinato alle sneakers oppure ai sandali. È dunque il gessato, anticipato da Timothée Chalamet, l’attore del film “Piccole Donne”, la tendenza più intrigante dell’abbigliamento Uomo Primavera Estate 2020 che torna in auge con abiti sia mono sia doppiopetto.
Paul Smith lo propone con grandi tasche chiuse da cerniere, mentre Dries Van Noten lo immagina aderente in vita, grazie a una fila di 8 bottoni, aderente come un bustino. Hedi Slimane lo adorna di filamenti di lurex per farne una versione più brillante e mondana.
Sacche extralarge e capi d’abbigliamento rosa per l’uomo “fluido”
L’uomo della primavera estate 2020 veste nel segno dell’extralarge. Le passerelle di Parigi e Milano hanno evidenziato la proposta del dressing normcore, una crasi di normalità e hardcore dove la comodità è l’elemento importante.
I volumi si ampliano e i tessuti diventano più fluidi, con pullover lunghissimi e sacche spaziose. Il rosa è il colore che sembra predominare nella fantasia degli stilisti per la stagione calda, e le tonalità presentate sono quarzo, cipria, bubblegum e flamingo. È già diventato il colore icona del terzo millennio, grazie alla Generazione Y: l’uomo pink è un po’ dandy e un po’ gender, fluido tra l’elemento maschile e quello femminile.
Il trench arriva sulle passerelle di Londra, Milano e Parigi dopo essere passato attraverso varie riletture; nato come divisa indossata in trincea, da cui proviene il nome, è stato reinterpretato nella fantasia e dal gusto degli stilisti di tutto il mondo, trasformandosi in un capo d’abbigliamento sempre più ampio, morbido e leggero.
Durante la primavera estate 2020 proteggerà l’uomo dal vento e dalle rare piogge di marzo e dai sempre più frequenti e brevi temporale di fine agosto, diventando sempre più smart e funzionale. Per quanto riguarda il colore, spazio al classico beige, al blu, al nero e ai colori pastello come il turchese e il giallo limone.
La stagione più calda dell’anno è anche quella consacrata ai viaggi: la tendenza per l’estate 2020, dunque, non può non essere il color sabbia, che significa riposo in riva al mare ma anche avventure nei paesi caldi, dove il deserto spesso domina gli spazi. Via libera ai pantaloni con le tasche comode, che possono accogliere tutti gli strumenti utili al viaggio, il poncio etnico e la giacca coreana.
Per completare l’outfit dell’uomo ritroviamo il blazer, nella sua versione più vintage, e il marsupio.
Il colore dell’abbigliamento è immaginato sulle tonalità più in voga nel periodo, il beige, sia per i pantaloni cargo, larghi e con la vita più alta, sia per la maglieria proposta nella versione tricot. Per proteggere la testa dai raggi di un sole che splende caldissimo, il cappello da pescatore è perfetto!