La sindrome delle apnee/ipopnee ostruttive nel sonno (OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è una condizione patologica molto diffusa e sottodiagnosticata. Si caratterizza per l’insorgenza di episodi multipli di chiusura completa o parziale durante il sonno che causano interruzioni respiratorie (apnee o ipopnee di durata superiore ai 10 secondi), generalmente seguite dal risveglio e da iperpnea.

Si ritiene che tale condizione interessi una percentuale di adulti compresa tra l’8 e il 16% circa; è di più comune riscontro negli uomini e decisamente più frequente nelle persone affette da obesità, anche se può colpire persone non in sovrappeso od obese.

La terapia d’elezione è la CPAP notturna, che analizzeremo più avanti, e con il trattamento la prognosi è buona. Se la condizione non viene trattata, aumenta nei pazienti il rischio di ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca ecc. Aumenta anche il rischio di incidenti, automobilistici e no, che derivano da sonnolenza diurna, una delle conseguenze della OSAS.

Vista la sua diffusione, cerchiamo di saperne di più su quella che popolarmente viene definita “apnea notturna”.

Apnea notturna: qual è la causa?

Le ipopnee e le apnee sono meccanicamente causate dall’ostruzione parziale o totale della rinofaringe e/o dell’orofaringe; se l’ostruzione è parziale, si verifica ipopnea, vale a dire che il flusso respiratorio è presente, ma è ridotto, mentre se l’ostruzione è totale, si ha apnea, il che significa che il flusso respiratorio è assente.

Le cause che portano all’ostruzione delle vie aeree sono svariate e più o meno gravi (obesità, forte sovrappeso, deviazione del setto nasale, ipertrofia delle adenoidi ecc.).

La gravità della condizione è definita attraverso uno specifico indice; l’Apnea Hypopnea Index (AHI) è un indice dato dalla somma delle apnee e delle ipopnee per ogni ora di sonno. Se l’AHI va da 5 a 15 si ha OSAS di grado lieve, da 15 a 30 si ha OSAS moderata, mentre se l’AHI è maggiore di 30 si ha OSAS grave.

Come si manifesta la sindrome delle apnee/ipopnee ostruttive del sonno?

Si distinguono manifestazioni notturne e diurne. Quelle notturne sono il russamento e le interruzioni, mentre quelle diurne sono la cefalea mattutina, la sonnolenza diurna, l’irritabilità, il nervosismo, la difficoltà a concentrarsi nello studio o nel lavoro, la sensazione di non aver riposato bene o a sufficienza ecc.

Come accennato, la sonnolenza diurna aumenta il rischio di incidenti o problemi sul lavoro e anche quello di incidenti automobilistici.

Diagnosi e CPAP notturna

Quando viene sospettata la sindrome delle apnee/ipopnee ostruttive del sonno, è consigliabile sottoporsi alla polisonnografia, un esame non invasivo grazie al quale è possibile diagnosticare la malattia.

Se il sospetto diagnostico viene confermato, è necessario intraprendere una terapia opportuna. Attualmente il gold standard è la CPAP notturna, un trattamento efficace basato sul ricorso, durante il sonno notturno, a un dispositivo che supporta la respirazione.

Un dispositivo CPAP è un macchinario costituito da un corpo centrale che contiene un ventilatore; questo è collegato, tramite un tubo flessibile, a una maschera CPAP: il ventilatore eroga quindi un flusso d’aria che mantiene pervie le vie aeree superiore evitando che si ostruiscano. L’efficacia della terapia CPAP è riconosciuta da tempo ed è ben tollerata. Grazie a essa si eliminano le conseguenze e i rischi legati al mancato trattamento.