L’affitto con riscatto è un tipo di contratto utilizzato da diversi proprietari di immobili viste le sue caratteristiche.
Scopriamo ora cosa occorre sapere su questa tipologia di contratto per capire se è possibile applicarlo o, comunque, conoscere come funziona qualora venga proposto quando si è alla ricerca di un immobile da affittare.
Cosa tratteremo
Chi sono le due figure del Contratto di Affitto con Riscatto
Prima di analizzare in cosa consiste il contratto di affitto con riscatto, è importante fare una distinzione tra le due figure che ne fanno parte.
La prima di queste è il proprietario dell’immobile, nonché il venditore del medesimo, che vorrebbe appunto ottenere un guadagno vendendo la sua proprietà.
La seconda figura è invece il conduttore, ossia la persona che vorrebbe acquistare casa e che propone oppure opta per questa tipologia di contratto.
Il contratto di affitto con riscatto è disciplinato dal Decreto Sblocca Italia approvato nel 2014, poi diventato a tutti gli effetti legge.
Come funziona il Contratto di Affitto con Riscatto
Il core di questo contratto sta nella possibilità del conduttore di acquistare, allo scadere del tempo previsto dal contratto e stabilito da entrambe le parti, di acquistare l’immobile.
In questo caso la somma di denaro pagata tende a essere leggermente superiore rispetto a quella che contraddistingue il classico affitto mensile. Questo perché oltre al canone d’affitto dell’immobile, vi è una seconda parte pagata per entrare in possesso dell’abitazione.
Ovviamente, stabilire il prezzo dell’immobile permette al conduttore di sapere anche quanto sarà lungo il contratto e quanto pagherà l’abitazione.
Essendo di una durata massima di dieci anni e magari supponendo che questo immobile abbia un valore di cento mila euro, con un versamento di cento euro al mese il conduttore anticipa annualmente circa mille euro per l’acquisto dell’immobile. Questa somma di denaro, al termine del contratto, deve essere rimossa dal prezzo finale del valore della casa.
Le Tipologie di Contratto di Affitto con Riscatto
Esistono diverse le tipologie di contratto che rientrano in questa categoria. La più diffusa è quella con sicurezza di vendita, quindi allo scadere del contratto il proprietario dell’immobile si ritrova a dover vendere la sua proprietà, con il prezzo che, ovviamente, sarà ridotto dai pagamenti mensili ricevuti nel corso dei vari mesi di contratto.
La seconda è invece la promessa di vendita. Questa tipologia lascia al proprietario dell’immobile la possibilità di ripensare al patto stabilito. Quindi, se in un primo momento vi era la vendita, il proprietario dell’immobile potrebbe cambiare idea e annullare quel patto. In tal caso, il conduttore perde anche la somma di denaro versata come anticipo sulla vendita.
Quanto conviene il Contratto di Affitto con Riscatto
Per quanto riguarda la convenienza del contratto, occorre precisare come questo è conveniente nel momento in cui si opti per la prima soluzione.
Se, per esempio, vi è il ripensamento del proprietario dell’immobile e la somma di denaro mensile versata per l’acquisto dell’immobile è elevata, per esempio cinquecento euro, il conduttore potrebbe rischiare di perdere una gran parte del suo patrimonio. Il rischio che tale situazione si possa palesare deve essere necessariamente evitato.
È fondamentale che tutti i patti siano ben chiari, perciò il conduttore deve far scrivere, nero su bianco, l’intenzione finale di vendita dell’immobile. Anche il venditore deve tutelarsi, informandosi sull’affidabilità della persona alla quale decide di affidare la sua abitazione.
Pertanto, il contratto di affitto con riscatto deve essere studiato con attenzione per prevenire queste potenziali e fastidiose problematiche.